Davide Sapienza e le parole della Terra

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C’è una luce nuova nella poesia di Davide Sapienza.I suoi versi parlano la lingua del cosmo. Il durante eterno delle cose (appena pubblicato da Feltrinelli nella collana e book Zoom poesia) è un invito sincero a guardare il mondo con gli occhi dell’essenzialità.In un tempo in cui il superfluo ha instaurato la sua dittatura, solo la poesia può aiutarci a creare nuove forme di vita e di resistenza.Davide con la sua Geopoetica è in cerca di parole che germogliano nella madre Terra e quando le trova le trasforma in poesia, l’unico modo che abbiamo di appartenere a quel durante eterno delle cose senza cui rischiamo per sempre di scomparire.

(nicola vacca)

 

 

 

I nostri occhi ascoltano

 

Quando tutto tace,

il movimento si disegna,

attende il tocco magico

le mani aprono la porta

gli occhi ascoltano

intercettano il volo delle idee

Poi le mani si distendono

la soglia si dischiude

e così

nasce un mondo da guardare.

 

Il sorriso

 

Un giorno sarai grande

e ti diranno che la vita

non sorride

Un giorno crescerai

e ti diranno che la vita

è cattiva

Gli uomini

chiamano così il proprio orrore

per sentirsi innocenti.

 

 

Tornerà alla luce

 

La foresta cala nell’abisso

la mia pelle è sino al fuoco

il legno è carbone,

il carbone è il tempo

l’inizio e la fine si guardano

il calore e il gelo si riflettono.

 

 

 

La traccia del silenzio

 

Guarda bene la corteccia

la neve è la traccia del silenzio

lo produce quando cala lenta

un messaggio scritto

senza carta

e senza penna

un canto declamato

senza suono

e senza spartito

poi il tronco sutura il destino

anche adesso

nel presente eterno delle cose.

 

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