Giovanni Peli nel viaggio interiore delle parole

È colma di suggestioni la poesia di Giovanni Peli che nasce sempre da un dettato sincero di vita e esperienza.

Anche in Incontro al tuono vicino il poeta bresciano mette in versi la vita e scrive un libro molto bello dedicato alla compagna e al figlio.

Poesia onesta e diretta che trova la sua ragion d’essere nell’importanza dei legami familiari.

Giovanni in questo canzoniere intimo allarga spesso il suo punto di vista all’universale, è bravo nel far diventare il suo microcosmo d’amore un macrocosmo sentimentale che comprende noi tutti che lo leggiamo.

«Siamo due con un bambino stasera grazie / se può vicino all’area bimbi / e personalmente spero di campare fino a giugno / almeno vedo il piccolo bagnarsi in acqua…».

Il poeta mette insieme i pensieri non dimenticando mai la carne del vivere, è fisico il suo verso che impatta concreto sulla pagina senza mai concedere sbavature di stile all’etereo e al sublime.

Tempo afa scrissi che Giovanni Peli è un poeta che con grande umiltà sa essere operatore del dubbio e nei suoi versi il coraggio e l’onestà di avvalersi, senza alcun accomodamento, di parole che arrivano come spine nel fianco. Scrive poesie non per trasformare la vita in letteratura. Scrive per portare la vita nella letteratura e la letteratura nella vita.

Sono onorato che Giovanni abbia voluto inserire questo mio stralcio da una nota critica sulla sua poesia nella quarta di copertina di questo libro, anche perché leggendo le liriche di Incontro al tuono vicino il lettore si troverà davanti a un viaggio interiore che tiene conto del tempo e della vita, del vissuto del poeta stesso, e sappiamo che se un poeta non ha un vissuto è inutile che scriva versi, perché per fare poesia bisogna essere implicati nell’accadere (Celan docet).

Ha ragione Paola Silvia Dolci quando scrive che questo libro è una fotografia del tempo interiore dell’autore.

Incontro al tuono vicino è un bel libro di versi corale che ha una voce tutta sua, quella di Giovanni Peli che da qualche anno coltiva con amore il giardino della poesia, prestando  attenzione e cura per i fiori del Noi.

Un attento giardiniere delle parole sempre pronto a estirpare dalla terra l’infecondo seme dell’ego.

«La mia poesia è per tutti / per chi non capisce / e per chi mente», questo scrive il poeta che da uomo crede solo nelle cose vere come gli affetti, i legami, le relazioni, insomma la vita che un poeta deve sempre mettere in versi con naturalezza, onestà e soprattutto umiltà.

Nicola Vacca

(Giovanni Peli, Incontro al tuono vicino, Prospero editore, pagine 78, € 8,00)

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