Con la memoria e la lotta viva la Repubblica

Coltivare il vizio della memoria in questa epoca di smemoratezze, di pagine voltate senza nemmeno essersi presi la briga di leggerle.

Fare della memoria la coscienza dell’agire, perché senza il gesto ci viene tolta la consapevolezza di ricordare e tramandare.

«Io porto memoria, io ricordo», questo è l’incipit di La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica, il nuovo libro di Maurizio Maggiani.

Lo scrittore toscano porta la sua memoria, apre i cassetti del proprio calendario intimo in cui c’è la Repubblica antifascista e la coscienza della Nazione.

Tutti dovemmo essere portatori di memoria perché la Storia ci riguarda e dunque ne portiamo memoria, anche quando l’abbiamo solo subita e sofferta.

Maggiani scrive dalle attuali macerie della Repubblica, porta la memoria di Sandro Pertini, Giacomo Matteotti, degli eroi del Risorgimento perché ha e abbiamo bisogno del loro racconto, del loro esempio.

Perché tramandare la loro memoria è l’unico mondo per non restare seppelliti dalle macerie che stanno uccidendo la Repubblica.

Lottare tenendo ben saldo tra le mani e portando nella coscienza il vessillo della memoria è l’antidoto ai veleni populisti che oggi vogliono intossicare le origini repubblicane e democratiche della Nazione.

Per Maggiani (è anche per noi) «la memoria è il giroscopio che stabilizza i s miei passi, la bussola affidabile che, nel raccontarmi la strada che ho fatto, mi rende libero, ora sì veramente libero, di scegliere una nuova. Libero di andare perché libero di tornare, libero di costruire il mio personale racconto perché porto con me un infinito racconto di cui alimentarmi. La memoria mi rende promettente, mi rende futuro».

Maggiani sa bene che la memoria non è la Storia, ma solo le storie. E non può esserci Storia senza le storie, perché il documento di ciò che è stato è privo di qualsiasi valore se è mancante dell’allegato degli uomini che hanno fatto ciò che è stato, privato delle loro anime.

Senza la memoria non c’è la Storia

La memoria e la lotta è il diario civile di un portatore sano di memoria, di uno scrittore e di un uomo che nei suoi libri ha sempre scritto di uomini liberi e dei loro destini anarchici in un romanzo della Nazione che è diventata Repubblica e di questo e soprattutto dei suoi uomini e del sangue versato non bisogna perdere memoria.

«Io ho il mio personale calendario intimo e ce l’ha anche la Repubblica, è il suo calendario intimo è la coscienza della Nazione, quel modo pervasivo che si è fatto nel tempo spontaneo di riconoscersi della comunità nella sua storia e nelle ragioni dei suoi accadimenti, il comune sentimento di esserne parte in virtù di chi ha agito perché lo fossimo. E come io coltivo memoria e la memoria coltiva me, così è per la comunità».

Maggiani, scrittore di coscienza e portatore sano di memoria, in questo libro ci ricorda attraverso la leggenda di uomini esemplari le radici e i valori della nostra Repubblica nata dall’antifascismo.

Perché la memoria è l’amorevole imperativo che batte nel cuore, la memoria è dovere civile, e oggi che la smemoratezza è un cemento populista che produce macerie, dobbiamo difendere la memoria della nostra Repubblica. Perché senza memoria non siamo niente, non sappiamo niente.

Nicola Vacca

(Maurizio Maggiani, La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica, Feltrinelli, pagine115, € 13,00)

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